Cucchiaio Virtuale

Questo è un blog per la pubblicazione dei lavori dei corsisti del corso "Il cucchiaio virtuale: Corso di perfezionamento on-line e in presenza sulla cucina internazionale". Questo è uno spazio pubblico per la condivisione di ricette quindi se avete commenti, ricette da condividere, scrivete pure!

7.11.2006

Veneto: menu completo

Antipasto: Capesante alla Veneta

Storia:

Ricetta

Ingredienti per N° 4 persone
18 capesante, aglio, prezzemolo, limone, vino bianco secco, olio di oliva, sale e pepe.

Preparazione
Lavate in abbondante acqua le capesante e sgusciatele; lavate bene le conchiglie e tenele da parte.
In casseruola, in un bicchiere di olio, fate appassire il trito di due spicchi di aglio ed una cucchiaiata di prezzemolo. Deponetevi i molluschi e, dopo aver salato e pepato, a fuoco bassissimo, fate cuocere per circa 10 minuti, innaffiando con due cucchiaiate di vino bianco ed il succo di un limone.
Le servirete caldissime nei loro gusci (3 per ogni commensale),ben lavati all'interno e guarniti con ciuffetti di prezzemolo.

(Fonte: www.cookaround.com; foto: Flickr)



Primo: I Bigoli con l'anatra

Storia
:
bìgolo , bigolo‑ vermicello, spaghetto (da StoriaVeneta)
Dal lat. “(bom)byculus” (per aferesi) bacherozzo.

Ricetta

Ingredienti per N° 4 persone

* 1 anatra novella pulita, ma con le interiora
* 400 g di bigoli freschi
* 80 g di burro
* salvia
* sedano (1costa)
* 1 carota
* 1 cipolla
* 2 chiodi di garofano
* aglio
* alloro
* prezzemolo
* 4 cucchiai di grana grattuggiato
* sale q.b.
* pepe

Preparazione

1. Mettete sul fuoco una capace pentola con abbondante acqua salata
2. pulite carota, cipolla e sedano e metteteli nell'acqua con i chiodi di garofano, il prezzemolo, l'alloro e uno spicchio d'aglio
3. fiammeggiate l'anatra
4. quando l'acqua inizierà a bollire immergete l'anatra con il cuore e il ventriglio (stomaco)
5. dopo almeno un'ora di bollitura togliete il volatile dal brodo che conserverete a parte
6. passate cuore e ventriglio lessati nel frullatore con le restanti frattaglie (fegato) crudew
7. in un tegame ampio fate rosolare le frattaglie con il burro e con la salvia
8. aggiustate di sale e pepe
9. filtrate il brodo dell'anitra
10. riportate a bollore il brodo e gettate i bigoli
11. scolateli al dente senza asciugarli eccessivamente
12. condite i bigoli nel tegame rimestandoli sul fuoco
13. spolverate di grana appena grattuggiato.

(Fonte: wikibooks)

Secondo: Baccalà alla Vicentina

Storia
: I vicentini videro nello stoccafisso una alternativa al costoso pesce fresco , oltretutto facilmente deperibile.

Ricetta


Ingredienti per 12 persone:
Kg 1 di stoccafisso secco – gr. 500 di cipolle
Litri 1 di olio d’oliva extravergine
3-4-acciughe
½ litro di latte fresco – poca farina bianca
g. 50 di formaggio grana grattugiato
un ciuffo di prezzemolo tritato
sale e pepe.

Preparazione
Ammollare lo stoccafisso, gia’ ben battuto, in acqua fredda , cambiandola ogni 4 ore, per 2-3 giorni.
Levare parte della pelle. Aprire il pesce per lungo, togliere la lisca e tutte le spine. Tagliarlo a pezzi
quadrati, possibilmente uguali.
Affettare finemente le cipolle; rosolarle in un tegamino con un bicchiere d’olio, aggiungere le acciughe dissalate, diliscate e tagliate a pezzetti ; per ultimo, a fuoco spento , unire il prezzemolo tritato.
Infarinare i vari pezzi di stoccafisso, irrorati con il soffritto preparato, poi disporli uno accanto all’altro, in un tegame di cotto o alluminio oppure in una pirofila (sul cui fondo si sara’ versata, prima, qualche cucchiaiata di soffritto); ricoprire il pesce con il resto del soffritto, aggiungendo anche il latte, , il grana grattugiato, il sale , il pepe.
Unire l’olio fino a ricoprire tutti i pezzi , livellandoli.
Cuocere a fuoco molto dolce per circa 4 ore e mezzo, muovendo ogni tanto il recipiente in senso rotatorio, senza mai mescolare.
Questa fase di cottura, in termine “vicentino” si chiama “pipare”.
Solamente l’esperienza sapra’ definire l’esatta cottura dello stoccafisso che , da esemplare ad esemplare, puo’ differire di consistenza.
Il bacalà alla vicentina e’ ottimo anche dopo un riposo di 12/24 ore. Servire con polenta.

( Fonte: la Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina)

Polenta: La tradizione vuole che il bacalà venga accompagnata dalla polenta.

Storia: Le prime coltivazioni di mais si ebbero trent'anni dopo la scoperta dell'America, in Andalusia, per opera di agricoltori di origine araba che lo usavano come mangime per gli animali. Dal Golfo di Biscaglia, il mais si diffonde nel XVII secolo in tutta Europa, anche per la spinta che viene dai coloni americani, e si espande lungo una fascia precisa, attraverso la Spagna, la Francia, l'Italia, i Paesi danubiani, l'Ucraina, fino al Caucaso. Più a nord, il clima era troppo freddo, più a sud troppo secco.

Ricetta

Si fa cuocere la farina gialla in acqua o brodo, vi si aggiunge, alla fine, burro, latte, formaggio, sughi e carne.

(Fonte: www.veneto.net)

Contorno: Insalata di verza con semi di finocchio (di solito non si serve un contorno con il baccalà ma per i nostri ospiti non-Veneti offriamo comunque questa buona insalata tipica della regione)

Storia

Ricetta

Ingredienti
1 verza, sale, pepe, olio, aceto, semi di finocchio

Preparazione

Pulite la verza, togliendo le prime foglie più dure, che potrete utilizzare come verdura lessa o nel minestrone.
Sfogliate completamente la verza e lavatela sotto l'acqua corrente.
Riunite insieme alcune foglie, arrotolatele e tagliatele a listerelle molto sottili. Condite con sale, pepe, aceto eolio, spruzzando alla fine i semi di finocchio.

Dolce: Zaeti

Storia: Nella tradizione veneta si fanno mille usi della farina di mais dalla polenta ai dolci quindi non poteva mancare un buon dolce con questa farina. Dolcetto di umili origini che sfruttava la presenza di farina di mais giallo in ogni famiglia.
L'assemblaggio con farina di grano, zucchero ed uvetta ingentiliva la rusticita' del prodotto.

Ricetta

Unire la farina di mais a quella di grano ed aprire a fontana.
Mettere al centro un pizzico di sale, la vanillina, l'ammoniaca e il burro sciolto leggermente.
Unire anche i rossi d'uovo montati con lo zucchero e lavorare il tutto energicamente e uniformemente.
Unire quindi l'uvetta messa a bagno nel vino, impastandola assieme agli altri ingredienti.
Formare quindi dei cilindri di impasto, ricavarne delle losanghe di 1 cm di spessore e lunghe 6-7 cm.
Mettere le losanghe su di una placca e cuocere al forno per 30 minuti circa.
Servire spolverizzando di zucchero a velo.

(Fonte: www.turismo.veneto.it)